Speed up WordPress! (come velocizzare il tuo sito)

Non c’è niente di peggio, dal punto di vista di un utente quantomeno, di un sito che si blocca all’improvviso durante un acquisto o un sito di news o un blog estremamente lento o che va a scatti.

Inoltre, la velocità di caricamento di un sito è uno dei fattori di ranking e, quindi, può determinare – anche in maniera piuttosto incisiva – il posizionamento all’interno nel motore di ricerca. La velocità rappresenta, insomma, uno dei fattori on-page più importanti, soprattutto nel mobile. Senza trascurare, ovviamente, i contenuti (soprattutto dal momento che Panda è entrato a far parte dell’algoritmo di core di Google), i meta tag e la struttura del sito.

L’obiettivo è dunque quello di velocizzare il caricamento del proprio sito o blog, per almeno tre motivi fondamentali:
migliorare l’User Experience
– ottenere un miglior posizionamento
– agevolare il passaggio del crawler del motore di ricerca (sì, Google non ama i siti estremamente lenti anche per questo motivo)

Ovviamente, prima di poter applicare azioni migliorative è fondamentale misurare la velocità e le performance attuali, in modo da poter valutare successivamente l’eventuale miglioramento, e lo faremo tramite quattro tool on line, Google PageSpeed Insights, Pingdom Website speed test, GTmetrix e WebPageTest.

Google PageSpeed Insights

Il test fornisce due distinti risultati, uno per i dispositivi mobili e uno per il desktop. Viene fornito un punteggio complessivo (da 0 a 100) e diverse soluzioni e azioni migliorative per ridurre i tempi di caricamento.

Pingdom Website speed test 

Il tool consente di impostare la località più vicina di testing (per l’Italia e l’Europa, Amsterdam). Anche in questo caso viene fornito un punteggio, compreso tra 0 e 100, oltre che due importanti parametri, quali il tempo di caricamento (load time) e la dimensione della pagina (page size).

La tab Page Analysis, inoltre, consente di verificare l’eventuale presenza di errori 4xx o 5xx, mentre la tab Performance Grade mostra quali sono i punteggi ottenuti nelle diverse metriche di valutazioni e quali sono le azioni consigliate.

GTmetrix

GTmetrix consente di impostare location, browser e tipologia di connessione. È possibile creare un video – che simula il caricamento della pagina – per comprendere meglio quali sono i “colli di bottiglia” ed intervenire in tal senso.

WebPageTest

Anche in questo caso è possibile scegliere la location (utile soprattutto nel caso di siti multilingua e potenzialmente accessibili da tutto il mondo), il browser e la connessione. WebPageTest fornisce due distinti risultati, per quanto riguarda il primo accesso (First View) e le visite ripetute (Repeat View).

Particolarmente interessanti, in questo caso, sono i grafici a torta dei contenuti del sito, dove è possibile visualizzare a colpo d’occhio quali sono i tempi di caricamento (espressi in percentuale) di ogni tipologia di contenuto.

WORDPRESS LUMACA? 5 SOLUZIONI DA TESTARE

Vediamo, quindi, una volta appurato quali sono i punteggi del nostro sito, come è possibile intervenire.

1. Elimina i plugin inutilizzati: potrebbe sembrare una regola piuttosto ferrea, ma è bene utilizzare non più di 10-12 plugin, ricordandosi di eliminare sempre quelli non attivi. Ciò è ancor più importante nel caso di server condivisi.

2. Utilizza le funzioni del tema: piuttosto che scaricare nuovi plugin, è bene sfruttare le funzioni e i widget del tema stesso. La tag cloud, gli articoli più letti e la gestione dei commenti sono funzionalità spesso integrate all’interno del tema prescelto.

3. Installa (e poi elimina) il plugin P3, Plugin Performance Profiler: il plugin misura l’impatto – in termine di tempi di caricamento – del tema e dei plugin installati in WordPress, mostrandoci quali sono quelli più “affamati” di risorse.

4. Utilizza un plugin di ottimizzazione: Wp Super Cache (free), WP Rocket (a pagamento) o W3 Total Cache (free) sono ottimi strumenti per l’ottimizzazione delle risorse. W3 Total Cache è il più completo e permette di gestire, tra le altre cose, la cache del browser. Per esperienza personale, è consigliabile attivare un componente alla volta, testando opportunamente e tenendo presente che – soprattutto nel caso di server condivisi – alcune componenti (come minify o object cache) possono creare grattacapi.

5. Installa Widget Logic: si tratta di un plugin che aiuta a controllare il caricamento dei plugin solo nelle pagine in cui è necessario. Ad esempio un plugin che mostra i commenti più recenti può essere “forzato” al caricamento esclusivamente nella home, così da risparmiare risorse.

Naturalmente, la velocità da sola non basta. Per puntare alla prima posizione, soprattutto in vista del “nuovo” algoritmo Google, occorre fare SEO di qualità. Ottimi contenuti, link spontanei e autorevoli e buone performance.