Può sembrare banale, ma ottimizzare il menu di un sito web è fondamentale per comunicare (all’utente e a Google) la struttura del sito e creare percorsi di navigazione immediati e intuitivi. Quante volte, ancora oggi, ci capita di litigare con un menu caotico, poco chiaro o addirittura un menu a scomparsa, complicato da utilizzare soprattutto sui dispositivi mobili?
Ottimizzare le pagine del sito, le landing page, la home page e così via è di certo indispensabile per ottenere un buon posizionamento e, soprattutto, per arrivare alla conversione (lo scopo ultimo di essere on line in fondo…), ma allo stesso tempo è necessario prestare attenzione al menu (o ai menu) di navigazione. Vediamo, dunque, 10 regole fondamentali per l’ottimizzazione del menu di un sito. Rigorosamente non in ordine di importanza.
1. Dimentichiamo per sempre il menu singolo. Non è indispensabile, specialmente nel caso di siti molto complessi e densi di contenuto. Pensiamo al caso di un e-commerce: il menu dovrà dare massima visibilità alle principali categorie dei prodotti, ma dovranno anche essere presenti dei collegamenti alle pagine Chi siamo, Contatti, Dove siamo, Login e, in generale, tutte quelle pagine di servizio, necessarie alla corretta fruizione del sito. La soluzione è utilizzare diversi menu di navigazione, oltre al menu principale, esattamente come fa Themeforest.
2. Il menu dovrà essere presente in tutte le pagine del sito (ad eccezione delle landing page) e presentare lo stesso stile. Le voci di menu dovranno, naturalmente, comparire sempre nello stesso ordine. Mai confondere l’utente.
3. Quali voci dovrebbero essere incluse nel menu principale di navigazione? L’obiettivo è dare spazio alle pagine più importanti, ai contenuti che attirano più visite (per farsi un’idea di ciò basta utilizzare Google Analytics) e alle pagine che fanno compiere all’utente l’azione desiderata. Un esempio? Se l’azione principale non è la richiesta di informazioni, ma l’acquisto di un prodotto (come nel caso di un e-commerce), è inutile inserire la voce di menu “Contatti”. Molto meglio utilizzare un servizio di chat istantaneo o, più semplicemente, relegare il link alla pagina “Contatti” in uno dei menu secondari dell’header o nel footer.
4.Non tutte le pagine che compongono il sito, infatti, dovranno essere necessariamente inserite come voci di menu (ricordate l’esempio di Themeforest). Alternative al menu di navigazione? È possibile inserire link nella sidebar, nel footer, in una tag cloud, oppure come voci di sottomenu (il classico menu a tendina o a livelli che compare allo spostamento nel mouse).
5. Siate morigerati con i link interni. Utilizzare le alternative che abbiamo visto al punto precedente è cosa buona e giusta, ma bisogna comunque evitare di costellare la pagina del sito di link, magari inutili. Per quale motivo? Innanzitutto confondono l’utente e, in secondo luogo, acquistano poco valore (juice) dalla pagina ‘madre’.
6. Mai utilizzare, se possibile, la voce generica “Servizi”. Anche ai fini di posizionamento SEO, è sempre preferibile specificare la tipologia di servizi offerta. Guardiamo, per esempio, cosa fa Cisa: pur utilizzando una voce di menu generica, “Soluzioni”, grazie al menu a tendina è possibile comunicare immediatamente all’utente quali sono gli ambiti in cui opera.
7. No ai menu infiniti. Lo spazio è limitato e inserire voci di menu ridondanti non è mai una buona idea. Allo stesso tempo, non serve includere la voce ‘Home’ (basta cliccare sul logo per tornare al punto di partenza), meglio risparmiare spazio.
8. Ovviamente il menu dovrà essere responsive. A meno che non vogliate che i vostri clienti litighino con il vostro sito, quando navigano da smartphone o tablet, è un’ottima idea verificare che il menu sia correttamente visibile e fruibile dai dispositivi mobili.
9. L’utente deve sempre sapere dove si trova. Largo, dunque, ai breadcrumbs e, soprattutto, all’utilizzo dello stato active che, grazie ad un colore o ad un altro effetto grafico, rende subito visibile la voce di menu appena cliccata e semplifica la vita al vostro cliente.
10. Utilizzate sempre una call to action nel menu principale. Ecco il menu di Leroy Merlin che, grazie alla voce ‘Ispirati e impara’, realizza una chiamata all’azione semplice ed efficace. Si tratta, tra l’altro, di un menu a tendina e, quindi, di una call to action che potremmo definire multipla e dunque estremamente funzionale.